4 Responses to “Dei falsi e dei veri bisogni”

  1. On 05/11/2010 at 00:14 Damiano responded with... #

    in realtà per il cinema c’è uno scoglio molto molto maggiore: è davvero difficile diventare prosumer. Se musicalmente con poche migliaia di euro posso fare un grande disco e distribuirlo da solo, fare un kolossal senza un produttore è davvero difficile. Nel cinema l’intermediario porta valore, nel senso che investe, nella musica sempre sempre meno

  2. On 05/11/2010 at 00:18 Michele responded with... #

    Che è esattamente il mio punto. Ma un domani… chissà.

Trackbacks/Pingbacks

  1. FO5 Blog » Blog Archive » Dei falsi e dei veri bisogni: Addendum - 04/11/2010

    [...] Vi ricordate del post delirante in cui parlavo della distinzione tra bisogni veri e fittizzi? Di come quest’ultimi sono sostenuti da un mondo economico che invece di riconoscere l’evoluzione dello stesso cercano di costringerlo in una gabbia? Dei motivi per cui lo fa, ovvero per non venire meno a guadagni anche quando i servizi forniti non sono più richiesti? No, non ve lo ricordate, quindi lo linko. [...]

  2. Mi piacerebbe affrontare la rivoluzione mobile ma non ho i soldi | Damiano Ceccarelli - 04/11/2010

    [...] il tutto del tutto nasce da una segnalazione di qualche settimana fa del sempre più bostoniano Michele Coscia riguardo a questo disarmante ed illuminate articolo di cracked.com. Cosa diciamo tutti e 4 in [...]

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