Trailer Fight

Trailer Fight #14: Sono pensionato e mi sento inutile

La via della pensione è una via dura, si sa. Ed è un argomento talmente importante che Five Obstructions già lo trattò con una variazione ad essa dedicata. Poveri pensionati: messi in un angolo senza nulla da fare con il contentino della pensione. Risolleviamoci il morale visto che, con i tempi che corrono, presto questa piaga della pensione sarà solo un brutto ricordo e potremo renderci utili per la società fino ed oltre gli ottant’anni. No: fare il bloggher non conta, è inutile che ci proviate.

C’è però chi anche di questi tempi combatte questa terribile malattia. Chi non si rassegna di fronte al passare del tempo e decide che il mondo ha ancora bisogno di lui, volente o nolente. E così, se nella variazione a cui mi riferivo prima, parlavamo di registi che ben oltre l’età pensionabile continuano a lavorare a denti stretti e ad evolvere il proprio linguaggio, ora parliamo di una reazione spinta dalle stesse motivazioni, ma attraverso mezzi diversi. Una delle reazioni tipiche all’invecchiamento è infatti la negazione: “Non è vero che sono diventato un rottame, ho ancora la forza dei miei vent’anni”.

(Purtroppo, per dirla con Marcellus Wallace, “Questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l’età, non è così”). Pertanto gli ostacoli sono:

  • Trailer
  • Film con protagonisti/attori anzianotti
  • Film con protagonisti/attori che cercano di negare il proprio invecchiamento

Tra gli sfidanti di oggi abbiamo due grandi icone degli anni ’80. Da una parte c’è un film attesissimo da molti amanti dell’action duro&ignorante di quegli anni. Si tratta di The Expendables, l’ultimo film di Stallone che punta a riunire tutta la vecchia cricca. Dall’altra parte c’è RED (Retired Extremely Dangerous), che vede come protagonista l’inossidabile Bruce Willis. Questa si preannuncia essere finalmente una lotta interessante tra pesi massimi in questa rubrica da sempre un po’ troppo fighetta. Fuoco alle polveri, dunque.

The Expendables

RED

The expendables è figlio di un sentimento di totale insoddisfazione di certo pubblico di fronte ai tempi moderni. Mancano, da svariati anni, i duri che più duri non si può, mancano gli Schwarzenegger, i Rambo, i John McLane. E’ un sentimento diffuso tra chi ha amato il commerciale d’azione degli anni ’80, che è svanito come neve al sole, disintegrato dai colpi dell’action orientale (Hard boiled). Stallone decide di metterci una pezza, costruendo un’infrastruttura ripiena di ricordi di muscoli e testosterone e nulla più. C’è veramente pochissima carne al fuoco in questo trailer. Solo un’ostentazione esagerata del passato che non può ritornare. E non è che non possa per ragioni filosofiche, semantiche o vattelapesca culturali. No, il punto è molto più semplice. Se l’industria di Hollywood ha capito che l’action anni ’80 non ha più senso di esistere significa semplicemente che è una necessità commerciale e nulla più. Quel tipo di cinema è un relitto perché non incassa e non perché la congiura dei critici snob ha deciso che il pubblico non si debba più divertire. E mentre perfino uno come Van Damme sa riciclarsi in JCVD, o Jackie Chan in Shinjuku incident, null’altro hanno da dire i vari Lundgren, Li e soci. Tra gli unici a guadagnarci qualcosa spicca forse il solo Statham che tra Crank e questa apparizione ha saputo certamente costruirsi il suo pubblico andando a ripescare qualche extra anche tra coloro che vivono ancora sognando le carrozze a cavalli nel mondo delle automobili. Inspiegabile questa recessione di Stallone dopo il pur bello Rocky Balboa.

I pensionati di RED sono di tutt’altra pasta. Il loro far finta di non invecchiare è molto diverso. Innanzi tutto c’è una certa dose di umorismo e autoironia che non guasta mai. E che è del tutto assente in The expendables. In questo impietoso sguardo verso loro stessi c’è la piccola sequenza di inquadraure su un Willis nullafacente che da sola ha più sugo degli interi due minuti del trailer di Stallone. Secondariamente c’è da notare come questa banda di pensionati sia comunque composta da attori veri. Da gente che è in grado davvero di assumere un’espressione diversa dalla stessa faccia, da chi ha capito che esistono anche modi diversi di girare una scena d’azione che non contraendo tutti i muscoli facciali possibili e far vedere rugose vene iperpompate. Capace di pronunciare la trita battuta di quanto sia buona la vecchia scuola senza però sembrare (troppo) dei cliché su due gambe. Il gusto colorato e giocattoloso da cinecomics alla Joker del Batman di Tim Burton (soprattutto nel personaggio di John Malkovich) fa il resto. Perché sta tutto qui il merito di RED: quello almeno di essere meglio sincronizzato con i tempi e di saper cogliere con la giusta ironia i caratteri del fumetto che hanno dominato la decade cinematografica appena passata. Probabilmente RED non sarà un film memorabile, d’altronde stiamo parlando del tedescone che sta dietro Tattoo e Fightplan. Ma per battere questo Stallone ci vuole proprio poco.

Inutile dire da che parte pende la mia bilancia, no?

Saluti,

Michele

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One Response to “Trailer Fight #14: Sono pensionato e mi sento inutile”

  1. On 25/07/2010 at 23:40 Maghetta responded with... #

    ecco, un altro film annotato nel mio taccuino! :P
    uscirà in Italia RED, vero?

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