Exit Music (for a Film)

Jacob’s ladder and friend

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Seconda settimana di fila al comando anche della baracca di Exit Music. Ebbene sì: Damiano è ancora latitante. Voci di corridoio dicono che si sia letteralmente incatenato alla sede di Fastweb fino a quando non si decideranno a risolvere il suo problema. Qua potete vedere una diapositiva della sua strenua lotta (e si può notare come dopo una settimana già dimostri trent’anni di più! Eheheh).

Ma bando alle ciance e veniamo a noi. Che cosa abbiamo di fronte questa settimana? Boh! Sappiamo cosa dobbiamo fare? Neanche per idea. Ma siamo qui per farlo, da bravi ostaggi della nostra naja che sempre ci rassicura anche nelle situazioni in cui si sa di che morte morire. Solo che non è questo il caso. E allora ecco a voi otto canzoni da fischiettare in allegria mentre si marcia verso il baratro, ormai con l’anima in pace poiché tanto indietro non si può tornare.

  • Pioneers – Bloc Party: “Rendere i soldati degli automi rimpinzandoli di certezze – Istruzioni per l’uso”: se si può rompere si può aggiustare, se si può fondere si può dividere. “It’s all under control, It’s all under control, It’s all under control, It’s all under control” (Ripetere l’ultima frase finché non sono tutti convinti).
  • Lost souls forever – Kasabian: “I’m on it, Get on it: The troops are on fire”, si ok, ma… Da che parte? Abbiamo le spalle al muro e non sappiamo da dove arrivano i colpi! “You’re gonna kill us all!”.
  • Prima guardia – Litfiba: “Nuoto nel nero, dove sfioro le tue mani Poi apro gli occhi steso in aria”. Il povero soldato di questa canzone si trova solo, al freddo, al buio e in mezzo al fumo. Che cosa è successo, ma soprattutto che cosa gli succederà? Mistero.
  • Blind pilots – The Cooper temple clause: I nostri poveri aviatori non sanno cosa colpire, dove andare, dove atterrare. “We’re just blind pilots, In strange planes”.
  • Attack of the 60ft. Lesbian Octopus – Does it offend you, yeah?: SANTI NUMI E’ UNA PIOVRA LESBICA DI DICIOTTO METRI E SI STA DIRIGENDO CONTRO DI NOI!! Trovatemi un po’ una minaccia più spaventosa di così, vi sfido.
  • Too real – Black rebel motorcycle club: La negazione di ogni certezza in cinque minuti di canzone. Se perdi i tuoi punti di riferimento sembra tutto troppo reale per essere vero…
  • Death of a soldier – Ennio Morricone: Inevitabile che alla fine la minaccia sconosciuta prevalga, almeno su alcuni di noi. Per quelli che non ce l’hanno fatta uno straziante requiem fatto di un profondo coro e un’armonica, mezzi di fortuna per chi, come i soldati, non può certo permettersi sempre una parata d’onore.
  • La paranza – Daniele Silvestri: Chiusura ironica di tutto questo dramma: non è che invece di marciare verso questo baratro ci si può anzi dare alla latitanza? E’ un’idea così eh… :) Canzone dedicata anche al latitante Damiano che speriamo di ritrovare online per la variazione pre-natalizia. Dacci dentro di paranza ragazzo, e torna presto!

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