Exit Music (for a Film)

Vizi

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Si parla di poker in questa stranamente uggiosa settimana di Giugno. Un giugno per ora grigio come una mano con 2 e 4 spaiati all'Hold'em. Insomma se l'ozio è il padre dei vizi, FO5 è il padre dell'ozio. E' quindi nonno dei vizi. E proprio come un bravo nonno vi compra il gelato, perde la dentiera e vi mette in guardia contro i pericoli delle dipendenze. Perchè non conta se la chiamate "Poker sportivo" o sesso occasionale con un canguro maschio, sempre dipendenza è.

  • "Ace of Spades" – Motorhead (GIOCO D'AZZARDO): sono passati almeno sei mesi dall'ultima volta che ho inserito in una playlist qualcosa che c'entrasse con la variazione associata. Ma che ci volete fare? Sono fatto così…dispettoso e affascinante come una pozzanghera di guano. Il caro zio Lemmy ci parla del brivido del poker in questo manifesto hard rock, proponendoci una delle frasi più roach (così pronunciano i veri fighi) della storia della musica: "You know I'm born to lose, and gambling's for fools: but that's the wauy I like it baby, I don't want to live forever!". YEAHHH!!! ROCK AND ROLLAAAAAAAAH!
  • "Fuel" – Metallica (ALCOL): si rimane sui ruvidi sentieri delle distorsioni pesanti e si passa a questo discutibile ma adrenalico pezzo di Hetfiel e compagni. Il carburante che desiderano, mi pare ovvio, è l'alcol. Pare ovvio vista la storia personale di questi ragazzacci: raccontano di aver passato sei settimane in una baita in Russia bevendo vodka dalla mattina alla sera. E dopo, tutti in clinica a disintossicarsi. YEAHHH!!! ROCK AND ROLLAAAAAAAAH DUEEEEEEEEE!
  • "Never let me down again" – Depeche Mode (EROINA): sapete tutti il mio debolo per i Depeche Mode e per le estetiche decadenti anni 80. In questa canzone il riferimento alla droga dei drogatidrogati (gli altri non sono veramente drogatidrogati, non si bucano, sono solo drogati) è palese. Il pusher non ha fatto il suo dovere ed il povero Dave è rimasto a piedi. Grandissimo il synth dell'intro, tra i più grandi del genere.
  • "Dark Beat" – Oscar G (LA BATTERIA): a me sta bene che qualcuno sia dipendente da una sostanza o da un'altra. Dalle sigarette, dall'alcol o da quello che vi pare. Ma essere dipendenti da una batteria no! Cribbio fa male! Pensate quel mescolone di mercurio, cadmio e piombo! E poi se non sono scariche rischiate anche di rimanere fulminati! Mah, che gioventù!*

    *(Questa è da ergastolo, scusate)
  • "Gli angeli" – Vasco Rossi (TABACCO): io non amo particolarmente Vasco Rossi. Cioè diciamo che sono profondamente convinto che ci siano due persone dietro Vasco Rossi. Una è il mentecatto pappone che scrive cose tipo "vorrei possederti sulla poltrona di casa mia con il rewind" e l'altra è il genio poeta che scrive "vivere, è passato tanto tempo, vivere è un po' come perder tempo". Fortunatamente questa struggente canzone è opera del secondo. Oltre alla famosa frase "Vivi in bilico/ e fumi le tue Lucky Strike / e ti rendi conto di quanto le maledirai…" che vale il posto d'onore nella playlist sulle dipendenze, direi che il personaggio in se, Vasco, sia un po' l'emblema della assuefazione: al fumo, all'alcol, alla droga, alla figa, al successo, al pubblico. A tutto insomma, d'altronde era lui che andava al massimo, mica Massimo di Cataldo!
  • "Acido Acida" – Prozac + (DROGHE SINTETICHE): non penso ci sia troppo da fraintendere nell'analisi semantico-semiotica delle liriche di questa canzuncella "panch" di qualche anno fa. Sempre godibile, ci racconta dei poco raccomandabili viaggi di una giovine impasticcata. Poi il Moige se la prende con Pollon per il Miracolo Bon bon.
  • "The bad touch" – Blood (SESSO ANALE): si sa che sotto le coperte ognuno ha i suoi vizietti. Non scendiamo nei particolari ma insomma, degli zozzoni come voi (perchè se leggete questa rubrica altro non potete essere) non avranno difficoltà a capire di cosa parlo. Questi simpatici californiani vogliono emulare le gesta viste su Discovery Channel e sodomizzare tutto quello che gli passa a portata di mano. Se siete mai stati ad una festa durante la Settimana della Moda non potete certo non comprendere il loro sentimento.
  • "Io sono stronzo" – Elio e le storie tese (UN PO' TUTTO): in questa insensata canzone (una delle pochissime in cui Elio non prende mai neppure per un istante il microfono in mano) il buon Bracardi, quello di Alto Gradimento, quello delle pernacchie, ci racconta che "lui è no stronzo, testa di cazzo, ohohohohohoh". E poi va a zonzo come uno stronzo. Questo, in sostanza perchè si droga, beve e fuma. Insomma state attenti a quel che fate che sennò finite a cantare in un disco di Elio e a darvi tutto il tempo degli stronzi. "Ci sono altri stronzi qui dentro?" "PRESENTE!" "Lo sapevo: sono circondato da stronzi!"

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